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  • Presentazione seminario IL SISTEMA INFORMAZIONALE: RISTABILIRE IL RITMO DELLA REGOLAZIONE – LAVORARE SUL CERVELLO LIBERA LA MENTE – ENTRARE NELLA GESTAZIONE DI SE STESSI

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    Cinzia Contarini

    Mercoledì 4 marzo ore 17.30

    presso Macrolibrarsi Store,

    via Emilia Ponente 1705 – Cesena

     

    Cambiare ritmo. Trovare il ritmo. Aumentare il ritmo.

    Diversi sono i livelli di autoregolazione biologica, tutti collegati al movimento energetico. Il corpo è il deposito di energia celeste, la Yuanqi, e di energia terreste, la Yingqi, collegata al sangue e al suo nutrimento.

    L’energia celeste corrisponde agli spiriti e alla spiritualità, l’energia terrestre corrisponde a emozioni, sentimenti e al nutrimento in genere. Per una buona autoregolazione interna è fondamentale utilizzare al meglio questi tipi di energia.

    Gli esseri viventi sono cumuli informativi che vengono gestiti dal movimento energetico. È vero che l’informazione è energia, ma allo stesso tempo ha bisogno di energia per attivarsi. Il DNA è il nostro manuale informativo e le energie che scorrono nel nostro corpo sono il risultato di questo materiale informativo in base ai comportamenti, alle scelte, alle esperienze che noi attiviamo durante la nostra vita. Per questo parlare di ritmo è fondamentale, perché è attraverso il ritmo che possiamo creare e utilizzare bene o male le informazioni che riceviamo.

    Cambiare ritmo per trovare un ritmo più giusto e potente.

    Più corpo e mente sono integrati tra loro e vi è coerenza cardiaca e integrazione delle diverse aree cerebrali, più utilizzeremo al meglio le informazioni e potremo godere di ritmi estremamente funzionali per la nostra salute e riuscita.

    Se vivessimo in un ritmo altamente coerente, ricco di informazioni elevate e dense di amore, non ci ammaleremmo mai.

    Le emozioni e i sentimenti sono le nostre sliding doors riguardo alla qualità della nostra vita. Studi recenti sull’epigenetica dimostrano sempre di più quanto i geni siano suscettibili alle esperienze che si vivono, addirittura ci sono geni che tramandano le esperienze dei genitori, dei nonni e dei bisnonni.

    È stato visto che molti geni possono passare la barriera generazionale e venire trasmessi per tre o quattro generazioni. Più si allontanano le generazioni, più diminuisce l’effetto. Quello che viene tramandato sono le esperienze ad alto impatto emotivo (bello o brutto non ha importanza), quello che conta è l’impatto emotivo. Inoltre, molti altri geni vengono secreti o inibiti in base alle esperienze affettive vissute, che se dolorose, disfunzionali o inadeguate, rimangono sia come forma di memoria corporea, o memoria implicita, sia come qualità di geni che vengono prodotti.

    Pertanto il peso del passato a livello biologico è enorme.

    Cambiare il ritmo interno significa agire in modo consapevole per liberarsi da questi pesi. In agopuntura ci sono punti detti fantasmi che servono per agire su questi fantasmi transgenerazionali, legati a soprusi, paure, abusi, che travalicano il tempo.

    Lo travalicano.

    Se siamo energeticamente e informazionalmente così ostruiti e feriti, non potremo entrare in connessione con nulla.

    Stephen Porges insegna che la connessione è un imperativo biologico. Pertanto alto è il prezzo da pagare se non si soddisfa questa forte impulso biologico.

    Ma per connettersi bisogna uscire dal livello sopravvivenza ed entrare nel livello vita, vita vera.

    “NON VOLER CAMBIARE NIENTE NELLA PROPRIA VITA E VOLER STARE BENE: QUESTA È UNA MENTE CANCEROGENA”

    JEFFREY YUEN, MONACO TAOISTA

    A questo punto per noi sarà difficile connetterci con noi stessi, con gli altri, con la natura e il sacro.

    Prendersi cura del ritmo significa iniziare a dare valore ad informazioni insite nel nostro corpo che servono proprio per guarire la sofferenza emotiva e fisica che impedisce di prendere la giusta dimensione.

    Più impariamo a collegarci, riconoscendo il valore del cosmo, ovvero dell’unione tra Cielo e Terra, più saremo in grado di elevare il nostro ritmo, sviluppando qualità superiori e permettiamo all’Anima di manifestarsi nella nostra vita.

    Il cuore è un grande indicatore del livello del nostro ritmo interno.

    Per i taoisti il cervello è nel cuore, poiché in esso abita lo Shen, lo spirito che tiene in equilibrio i complessi emotivi di tutti gli altri organi.

    È stato scoperto dall’Heart Math Institute che l’informazione arriva otto millisecondi prima al cuore che al cervello. I più recenti studi di neurocardiologia sui circuiti di comunicazione tra cuore e cervello, confermano questa antica intuizione cinese:

    il cuore agisce come se avesse una sua propria mente, un’intelligenza mista emotiva e cognitiva, che genera un campo elettromagnetico sessanta volte superiore per ampiezza e cinquemila volte superiore per intensità al cervello.

    Ciascun battito cardiaco trasmette sangue ed informazioni, apre circuiti neurologici, ormonali, immunologici, emozionali e soprattutto comportamentali, influenzando continuamente la nostra salute.

    Possiamo parlare di coerenza cardio-psicologica, dove entrano in gioco le nostre ferite emozionali memorizzate nel cuore e inserite in una rete neuronale correlata all’ippocampo e all’amigdala.

    Per questo è sempre più importante cambiare ritmo.

    Quando finalmente trovi il ritmo adatto a te, che ti confà e ti attiva molta energia, vieni pervaso da un senso profondo di commozione e gratitudine verso la vita e l’universo e inizi a percepire in maniera completamente diversa il tempo e la realtà circostante, aumentando il campo di luce intorno al corpo e entrando in una realtà meno densa di materia e più ricca di spirito.

    Più ci si arena nella materia, più ci si perde informazioni preziose che esistono a frequenze alte e che ci stanno aspettando da lungo tempo.

    Aumentare il ritmo significa avere un livello alto di energia che permetta di verticalizzare, ovvero di elevarsi e spingersi oltre i limiti, oltre le paure, oltre le abitudini, entrando nei nuovi campi morfogenetici dove vivono i grandi progetti di crescita.

    VAV

     

    Il seminario si terrà il 14 e 15 marzo 2020 a Forlì presso il Puntodonna.

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