Quando si parla di corpo di dolore ci si riferisce ad una notevole quantità di sofferenza accumulata soprattutto nei primi vent’anni di vita. Questa sofferenza resta sepolta dentro di noi ed è alla base del dolore che continueremo a sperimentare nel corso della nostra esistenza di adulti. La nostra vita infantile parte male, nella privazione e nel patimento affettivi, sentimentali, che creano blocchi energetici, che a loro volta, se non vengono risolti, portano il corpo ad uno stato di infiammazione tale da creare in seguito patologie fisiche e sofferenze psichiche che diventano croniche. Il corpo di dolore porta la persona ad essere un malato perenne, a sopravvivere anziché vivere, ad accontentarsi di molto poco invece che a ricercare con ostinazione imperitura, la felicità. Alla base del corpo di dolore ci sono emozioni pesanti radicate dentro che sono: paura, vergogna, angoscia.
Vivere in una situazione di costante allarme e difesa abbassa enormemente le vibrazioni e lo stato di vitalità e ci impedisce la recettività. Una persona che è sempre sulla difensiva (spesso a livello inconscio) smette di essere recettiva, le sue antenne intuitive smettono di vibrare e la persona perde il collegamento con le dimensioni invisibili e con la capacità di manifestare nella propria vita quello che veramente desidera. Diventa inibita, compressa, muta e sorda. Le sue cellule perdono in vitalità e luminosità, smettono di ronzare, di vibrare e di muoversi all’unisono. Tutto si distorce e deperisce rendendo la persona una larva di se stessa. Consunta a livello animico anche se all’apparenza ancora in stato di salute.
Per uscire da questo increscioso stato di salute psicofisico e spirituale si deve riconoscere il proprio dolore e l’intenzione a curarlo, programmando un percorso di 21/28 giorni dove purificare le tossine ed invocare una protezione superiore, così da potere finalmente smettere di vivere in allerta e in difesa.
per 21 giorni fare una doccia serale riconoscendo di lasciare andare tutto il corpo di dolore accumulato nella giornata e negli anni, lavandosi con un bagnoschiuma profumato all’eucalipto, al rosmarino, alla lavanda, o agli agrumi. Poi prima di dormire invocare l’Arcangelo Michele chiedendo che tagli e recida con la sua spada luminosa tutti i legami non di amore e non di luce che ancora ci invischiano e immaginare di addormentarci avvolte nel suo grande mantello blu cobalto, fonte di incredibile ristoro e protezione.
Ovviamente spiegazioni più dettagliate riguardo a questo verranno date nel corso delle mie conferenze e seminari.
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