quando smetti di cambiare inizia inesorabile il processo concreto di morte, che continua anche nell’aldilà.
Negli antichi testi tibetani questo viene spiegato in modo convincente.
La tua capacità di adeguamento agli stimoli supercoinvolgenti, ad effetti speciali, che incontri nella dimensione disincarnata, richiedono una buona capacità di fluire e di scegliere con lungimiranza.
Più ti alleni al cambiamento, più nutri di risorse e di benefici la tua esistenza, sia incarnata che disincarnata.
In ebraico antico la parola m o t indica sia morte che cambiamento, in contemporanea!
Sono presenti sempre entrambi.
Pertanto una società come questa che ha il terrore della morte avrà il terrore anche del cambiamento.
Ed in effetti è proprio così.
Un famoso terapeuta una volta scrisse:
“La gente preferisce morire piuttosto che cambiare.”
Per cambiare morire bisogna morire. Morire a tutto quello che ci ha portato fino al punto in cui siamo.
Per ottenere cose diverse dobbiamo morire a quelle abituali, permettendo alle nuove di iniziare a formarsi.
Questo è Nigredo
Riconoscere che lo scalino su cui siamo poggiati non ha più nulla da darci. Dobbiamo buttarci sullo scalino successivo.
Questo però non è un semplice salto.
E’ un salto quantico.
Lo scalino su cui abbiamo poggiato finora si disintegra, sparisce, accettiamo di rimanere sospesi nel vuoto, per poi trovare lo scalino nuovo su cui poggiare i piedi.
E’ quel vuoto la morte, m o t, il cambiamento.
Qualcosa che ci sembra impossibile anche solo da pensare.
Questo è il ciclo vita-morte-vita.
E’ un salto quantico dietro l’altro durante il processo dell’intera esistenza.
I salti quantici non vanno spiegati, ma agiti.
Ci si può preparare al salto ma non si può spiegare cosa succede.
Altrimenti sarebbe un normale salto!
Accetti di saltare, allora vivi perché l’energia fluisce e ti apre strade nuove e adatte per il tuo Destino Fiorito.
Rifiuti di saltare, allora muori anche se ti sembra di essere ancora viva/o.
Poiché su quello scalino che hai rifiutato di lasciare non c’è più nulla che ti serva per la tua esistenza.
La tua esistenza aveva bisogno di altro, che purtroppo non arriva perché tu ti rifiuti di saltare.
Più vivi A D D O M E S T I C A T A , meno avrai il coraggio di saltare.
Questa è la forza intrinseca della Selvatichezza.
Ti crea e sostiene la forza fisica e mentale per vivere veramente la vita.
Corrisponde alla Selvaggia Spudoratezza, che non c’entra nulla con il sesso, ma è la radice vera dell’Anima.
E’ l’energia Yuanqi, è la radice ancestrale che langue dentro di te.
E’ la famosa Matrice Femminile di cui parlo nel mio libro.
Solo che chi decide di accendere la scintilla.
Di avvicinarsi alla Selvaggia Spudoratezza può iniziare a comprendere l’incredibile potere dell’istinto materno.
Il suo vigore, la sua generosità, la sua robusta pacatezza ed inesorabilità se si fa del male alle sue creature.
Ma di questo ne parlerò a breve.
Per ora ora osservo i lupi ed imparo da loro.
Gli animali sanno amare e vivere con molta più verità e bellezza di noi.
La foresta, i lupi, gli orsi, le linci, i rapaci sono la Selvaggia Spudoratezza, più li temi, più li eviti, più sei convinta di essere più importante di loro,
più rimarrai sullo stesso scalino per mesi, anni, secoli.
Impara i salti quantici attraverso il cambiamento di energie che porti nella tua vita.