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  • Domande & Risposte: Perché risvegliarsi è difficile?

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    Cinzia Contarini

    Salve Notte, c’è uno splendido pezzetto di Luna nel Cielo.
    Sono appena ritornata a casa da Firenze.
    Ho Luna Corpo Amore fra le mani per rispondere ad un’altra domanda.

    Cinzia Tu scrivi
    “Il nostro risveglio è solo una probabilità che però non possiamo continuare a rimandare. Anche se intuiamo che è importante risvegliarsi e tentiamo di farlo, il passato disattiva le nostre strategie, costringendoci a rimanere nell’astratto, senza il coraggio di agire veramente.”

    Come mai risvegliarsi è così difficile?

    Domanda dalle infinite risposte.

    Prima di Tutto cosa significa risvegliarsi? A livello intuitivo, aprire gli occhi, prendere consapevolezza, smettere di dormire. Direi uscire da una sorta di ipnosi dove ci si è abituati a muoversi in modo meccanico e ripetitivo, dove si è persa la capacità di immaginare e di avere fede nelle proprie immagini, nelle proprie visoni.

    Risvegliarsi richiede di ritornare ad abitare il proprio corpo, ricercando la propria presenza fisica, dando valore alle sensazioni che il corpo trasmette, facendoci guidare da esse.
    Nessuno di noi è più abituato a stare sul sentire, a fermarsi su quello che si avverte costruendo con codesta sensazione un piccolo dialogo di amore.

    Facciamo fatica a creare piccoli dialoghi di amore con i nostri figli, figuriamoci se ci viene facile creare piccoli dialoghi di amore fra la nostra parte curiosa ed amorevole e la parte che porta una certa sensazione fisica.
    Queste comunicazioni interne fatte di leggere percezioni ed intuizioni, non ci vengono spontanee, ma sono invece una fonte di informazioni utilissime su di noi, e sul nostro futuro.

    Vengo da tre giorni di Training Intensivo sui traumi e una delle cose su cui si è insistito molto è dare voce alle parti della persona che richiede aiuto, stimolando in lei curiosità e voglia di esplorare il mondo interiore alla ricerca dei blocchi che le impediscono di vivere con pienezza il presente e la vita.

    Il passato può essere trasformato, cambiato, integrato nel nostro presente in modo che la vita fluisca senza tutto quello sforzo che ci sembra così normale, ma che normale non è.
    Temere il passato toglie il coraggio di agire con verità e determinazione.

    Il Risveglio è riportare il movimento spirituale nella nostra quotidianità, scegliendo di integrare il visibile con l’invisibile, di ricercare il divino dentro di noi e in tutto quello che ci circonda.

    Il Risveglio è scegliere di vivere dando attenzione e amore alla natura e alla bellezza, alla selvatichezza e agli spiriti che vivono ovunque dentro e fuori di noi.
    Per la medicina cinese ogni organo del corpo ha determinati spiriti che lo abitano e lo vivificano.
    Anche Jung asseriva che gli organi sono spiriti, sono dei e come tali dovrebbero essere trattati.

    Io ho scelto come mia spiritualità l’Animismo delle tribù delle foreste e della Siberia, ma che ho ritrovato anche in Finlandia e che permea le Hawaii e l’intera America Latina.
    Animismo significa sentire che la divinità è in tutti gli esseri della natura. C’è il lupo e lo spirito del lupo, la nuvola e lo spirito della nuvola. Tutto è vivo e sacro. Tutto mi dona amore e io posso donarlo a mia volta.

    E’ semplice ed immediato,
    questo è Risveglio.

    Con affetto

    Cinzia

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